La felicità di Emma di Claudia Schreiber



Questo delizioso libro dalla copertina di un bel colore rosa intenso, contiene un romanzo dai toni surreali e per certi versi divertenti, ma contiene anche molte tematiche che si scoprono con uno sguardo più approfondito, mano a mano che si procede nella lettura.

Il filo conduttore della storia è quello del racconto paradossale, giocoso e ilare, ambientato in una fattoria fuori dal mondo, curata personalmente da una donna che alleva maiali, li macella direttamente usando un metodo "dolce"  e meno traumatico del solito, e che si scoprirà aver subito molte violenze, molti soprusi e incurie, soprattutto psicologiche, durante la sua infanzia.
La protagonista infatti è vissuta in una famiglia di tipo patriarcale, una vecchia famiglia di contadini dominata da un sistema di vita rude e poco incline a qualsiasi tipo di sensibilità. Men che meno a quella di una bambina.

La stanza da letto di Emma era un porcile: la biancheria sbucava fuori dall'armadio e dai cassetti, pile di giornali e di fatture non pagate facevano da comodino e da sgabello, e gomitoli di polvere grossi come gatti rotolavano sotto il letto impigliandosi in resti di pane mangiucchiato.
Incipit

Pagina dopo pagina, si snodano una serie di eventi assolutamente imprevedibili che cambieranno la  vita di Emma e le faranno comprendere meglio anche il suo passato, modificando così, in modo del tutto inaspettato, soprattutto il suo futuro.

Quando nessuno poteva vederlo, né la moglie né il nonno, il padre di Emma diventava quasi tenero con lei. Allora le passava la mano tra i capelli , accarezzandola. Piuttosto di rado, ma l'aveva fatto. Erano stati i loro momenti migliori.  E adesso al tavolo della sua cucina sedeva un uomo con addosso i vestiti di suo padre, un uomo il cui corpo nudo lei conosceva già.
cit.pag.69

Il romanzo di per sé mi è piaciuto molto, è scorrevole e molto ben narrato, in alcuni passaggi diventa veramente ironico e divertente.
L'unica cosa che mi ha effettivamente infastidito, sono i racconti cruenti relativi a quelle pratiche contadine quotidiane, quali la macellazione degli animali. Sinceramente ci sono state parecchie pagine in cui sono stata costretta a passare oltre, per la descrizione dettagliata e minuziosa di questi eventi.
Per questo motivo il libro potrebbe anche essere considerato come una sorta di denuncia, di manifesto che apre gli occhi del lettore su quello che realmente accade quando ci nutriamo della carne degli animali da fattoria, tema assolutamente dibattuto e molto molto spinoso.

La primissima cosa che Emma aveva imparato a fare era stato mescolare il sangue. Non le faceva schifo il sangue e non aveva paura di uccidere. Sua madre le aveva immerso le manine nel sangue quando era ancora un bebè. E lo faceva ogni volta che si macellava un maiale.
cit.pag.114

Da questo punto di vista anche Emma andrà piano piano a prendere coscienza di quella che è stata la sua vita fino a quel momento, di tutto quello che le è stato insegnato fin da quando era una piccolissima bambina. E riflettendo su questi argomenti, riuscirà a cambiare il suo pensiero.

In definitiva è un ottimo libro, che oltre a divertire, fa riflettere e focalizza la nostra attenzione su argomenti attualissimi per etica e sensibilità.

Consigliato, come tutti i bellissimi libri di questa casa editrice.





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