Piccola mappa delle paure di Andrea Valente



Il libro di oggi dal titolo assolutamente intrigante, Piccola mappa delle paure, è un libro di racconti brevissimi, piccole storie che si succedono pagina dopo pagina, seguendo il fluire delle lettere dell'alfabeto.
In ogni racconto infatti il nome del personaggio principale inizia con una lettera, partendo dalla A fino ad arrivare alla Z e dunque sono ventun racconti in tutto.
Ogni storia conta solo due o tre pagine al massimo ed è accompagnata da illustrazioni colorate, graficamente molto interessanti.

L'autore, Andrea Valente, è un famoso scrittore e illustratore per bambini, insignito di vari premi, collabora con testate importanti come il New York Times o il Corriere della sera, ma anche con la mitica trasmissione televisiva L'Albero Azzurro, che sicuramente molti di noi portano ancora nel cuore.

Leggendo uno dopo l'altro i micro racconti di questa incredibile raccolta, ci si rende conto che ognuno è simile ad uno scatto fotografico: congela gli aspetti più salienti di un ben definito tipo di paura e ne mostra uno sguardo diverso, surreale, persino ironico. Capovolgendo così le modalità di presentazione della paura stessa, fino a renderla meno...paurosa.

Il messaggio che infatti traspare da tutte le storie, ci insegna come spesso le paure si possono superare anche in modi inaspettati o imprevedibili, soprattutto abbandonandosi alla paura stessa.
Tutti i protagonisti delle storie infatti, hanno in comune una sorta di introversione, sono chiusi nelle loro paure e riescono a liberarsene proprio vivendo gli eventi raccontati nei vari capitoli.

Questo libro mi ha fatto pensare che talvolta le paure volano via dal nostro cuore proprio perché il loro momento è passato, in qualche modo si sono superate e il  tempo che tutto guarisce ha fatto il resto.

Come finisce il libro:
"Ma non hai mai avuto paura?" Domandarono i tre, all'unisono.
Il cosmonauta sorrise, accarezzò il suo casco come se fosse un cucciolo da coccolare, diede un morso a una nespola, fece un profondo sospiro, poi sorrise ancora: "Ho avuto paura in ogni momento"rispose, impaurendo un po' anche i tre, ormai tranquilli".
"E' la paura che mi ha tenuto all'erta" continuò "E quando ho smesso di avere paura e mi sono rilassato, sono finito fuori strada sopra i fiori della vostra mamma"
"E sopra la mia bicicletta" puntualizzò Zoran.
"Senza paura" concluse l'essere umano venuto dal cielo, " che me ne farei di tutto il coraggio che ho?".


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