L'Afrique c'est chic di Michelangelo Bartolo / Infinito Edizioni



Il libro che vi presento oggi è stato scritto da Michelangelo Bartolo, medico angiologo, fondatore di una onlus che si occupa di diffondere la telemedicina in numerosissimi centri sanitari dell'Africa centrale. Ed è un libro veramente molto bello.

L'afrique c'est chic, pubblicato delle Infinito edizioni, è una sorta di diario che raccoglie le esperienze di luoghi e di persone molto lontane, immerse in una realtà quotidiana diversissima dalla nostra, eventi vissuti in prima persona dall'autore durante i suoi viaggi nei vari paesi africani, nel corso delle sue incredibili missioni umanitarie.
Con una prefazione di Roberto Gervaso, il libro si presta ad una lettura veloce e assolutamente coinvolgente. Perchè come dice Andrea Camilleri in una nota iniziale: è un libro che fa ridere e che fa commuovere. Insomma, un libro di vita vera.


E dunque questo libro si inserisce molto bene anche nel nuovo illuminante slogan della casa editrice Infinito Edizioni, che potete vedere nell'immagine più sotto. Lo slogan, come ci viene raccontato dall'editore stesso, è nato casualmente un pomeriggio di fine settembre, come necessità di trovare un pensiero o meglio un concetto che potesse rappresentare la filosofia della casa editrice e del suo lavoro:
Se si impara una cosa leggendo con curiosità, la si rende davvero nostra. Ce ne prendiamo cura e la tramandiamo . In sostanza la facciamo esistere. 
Abituiamo la mente a pensare, leggendo e apprendendo. Il pensiero in questo modo acquista forza e con fluidità accende idee e immagini sconosciute. 
Suscitando in noi idee e opinioni.


Ma torniamo al libro di oggi.
Scritto con una narrazione molto scorrevole, con un linguaggio semplice e schietto, racconta in prima persona eventi ed episodi anche molto gustosi, ironici e a volte persino divertenti, senza perdere mai di vista il grande rispetto per la persona, per il luogo e per la professione.
Diffondendo in questo modo, quella che l'autore stesso chiama una globalizzazione sana ovvero l'aiutarsi l'un l'altro senza voltarsi dall'altra parte, trasmettendo il bene di sorriso in sorriso, di mano in mano.

"A quando il prossimo libro sull'Africa?" mi chiede di tanto in tanto un amico, un conoscente, o peggio ancora, un parente. 
La risposta in genere è sempre evasiva, anche perché se ho in cantiere un cosa lo confido solo a poche persone, due libri sull'Africa non sono pochi, e pensavo di aver raccontato già molto del mio girovagare in queste terre. Eppure una sorta di disagio e una serie di motivazioni mi hanno spinto, a un certo punto, a rimettermi a scrivere; quella che ha più influito sulle altre è che non so mai cosa regalare ai compleanni dei miei amici. 
cit.pag.11


La trama del libro è presto detta, sono descritte una serie di esperienze del dott.Bartolo in Centroafrica, Malawi, Togo, Tanzania e Mozambico. Tutti paesi nei quali, oltre all'impegno di organizzare i vari centri di telemedicina, ci sono stati anche numerosi incontri umani che hanno segnato notevolmente la vita dell'autore.

Se vogliamo poi riferirci allo slogan della casa editrice, possiamo sicuramente dire che il libro di Michelangelo Bartolo ci fa pensare e riflettere su molte cose, arrivando a comprendere il senso della propria umanità, invitandoci anche ad agire e a fare cose buone.


La cosa che mi ha colpito maggiormente in questo libro è proprio la grande povertà, intesa come mancanza di tutto o quasi, di questi paesi, che sottolinea ancora una volta il grande divario che sta fra Europa e Africa in termini di vita, di lavoro, di casa, di salute e di tutto il resto.

Sicuramente questo è un libro la cui lettura arricchisce e il lettore, permettendogli di dare uno sguardo veloce ad una realtà molto lontana, non solo geograficamente.

Consigliatissimo.

Ringrazio la casa editrice Infinito Edizioni per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.

P.S. Ho letto questo libro insieme ad Amalia ovvero @lapennanelcassetto con una lettura condividìsa che mi ha sicuramente allargato gli orizzonti, Grazie Amalia !


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