La dormiente di Michele Pellegrini / Galaad Edizioni




La Dormiente è un libro pubblicato dalla casa editrice Galaad Edizioni e scritto da Michele Pellegrini, bibliotecario da oltre vent'anni in un comune dell'hinterland Bergamasco, autore di altri sei romanzi.

Si tratta di un libro molto bello, direi appassionante, che racconta una lunga storia italiana partendo dai primi anni del dopoguerra, fino ad arrivare ai tempi attuali, mostrando così uno spaccato molto dettagliato e ben caratterizzato di tutto il periodo. Per certi versi è quasi una saga famigliare, il cui epicentro fondamentale è localizzato sui monti dell'appennino Centrale.

Lo strato superficiale della neve è ghiacciato, una crosta da fusione e rigelo che si infradicerà ben prima di mezzogiorno. La metà di Aprile, e poter camminare per qualche ora è comunque una fortuna per i tre ragazzi che stanno salendo a Rossalta. Nessuno di loro ha esperienza di montagna, l'attrezzatura di cui dispongono è rudimentale. Ai piedi scarpe militari rimediate nei ripostigli delle case di parenti che hanno fatto la guerra. Sopra le scarpe vecchi calzoni di lana e poi maglioni colorati, pesanti come i berretti ben calcati che fanno sudare e irritano la fronte.
incipit

Infatti, oltre ai personaggi principali, l'intero romanzo è dominato dalla montagna e in particolare da Nevonia, questa stazione sciistica abbandonata che riprenderà vita più volte nel corso dei decenni, senza tuttavia appagare mai completamente i sogni di coloro che l'hanno costruita.

Ecco direi che i sogni di grandezza e di gloria dei protagonisti sono un'altro aspetto interessante del romanzo, mostrano chiaramente tutta l'arroganza dell'uomo che aggredisce la natura senza assecondarla, trattandola come se ne fosse il padrone e non invece un ospite indesiderato.
Il sogno di Nevonia subirà alterne fortune ma alla fine la montagna riprenderà il dominio di se stessa, in un modo che si rivelerà distruttivo per molte persone.

La piazza di Nevonia è spazzata da un vento temperato che nemmeno l'intelligente architettura riesce ad arginare. Nell'aria c'è un odore malinconico e pungente di erbe e fiori aridi, il cielo è una volta nera dove le stelle sono appese come lontanissimi lampioni scossi dal vento.
cit.pag.109

Il finale vero e proprio del libro è piuttosto onirico e mi ha fatto subito pensare alle leggende della cosiddetta "Dormiente del Sannio". Ovvero quel massiccio appenninico situato nella provincia di Benevento, che nelle giornate di luce limpida assume l'aspetto, conosciuto da tempi immemori, di una donna addormentata.

Una lettura assolutamente avvincente.

Ringrazio la casa editrice Galaad Editore per avermi inviato in omaggio questo bellissimo libro.






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