Il piccolo cane di Kerstin Ekman




Il piccolo cane è un breve romanzo scritto da Kerstin Ekman che è una delle più note autrici svedesi nonché vincitrice di molti riconoscimenti della  letteratura scandinava.

Il libro racconta la storia di un cucciolo di cane che per inseguire la madre, si perde nel grande freddo della foresta scandinava. E qui, tutto solo, con infiniti sforzi e qualche piccolo tocco di fortuna, riesce a sopravvivere immerso in questo grande silenzio invernale, rotto unicamente dai suoni emessi da qualche altra creatura del bosco, che come lui cerca cibo, calore e riparo.
Passano i mesi e il cucciolo cresce, ritrovando la sua natura selvaggia e fidandosi solo di sè stesso, imparando molte lezioni della vita. Fino al giorno in cui la sua sorte prenderà un corso diverso.

Quanta bellezza nelle splendide e ampie descrizioni della natura: osservata in tutti i suoi aspetti, dalla vita della foresta e dei suoi abitanti al succedersi delle stagioni, ogni cosa viene raccontata dall'autrice leggendo i piccoli mutamenti dell'ambiente e del vento, dei colori e dei suoni, scandendo così il tempo che passa. Le descrizioni infatti compongono buona parte del racconto, insieme alle avventure che il piccolo cane vive quotidianamente per sopravvivere.

Il romanzo dunque rappresenta in forma metaforica, una lettura di formazione: questo cagnolino impara a cavarsela da solo, cresce in maniera selvaggia affidandosi solo al suo istinto primordiale e fortificandolo. Sarà il suo istinto a salvarlo in numerose situazioni di pericolo.
Ma non solo, direi che in questo racconto si percepisce molto bene anche l'assoluta indifferenza della natura selvaggia alla vita delle sue creature, là dove il silenzio è padrone assoluto, solo mostrandosi caparbiamente forti e tenaci, si riesce con fatica a continuare a vivere.

Un libriccino molto bello.



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