Residenza Arcadia di Daniel Cuello



Per la mia terza graphic novel mi sono avvicinata a questa lettura apparentemente semplice, Residenza Arcadia di Daniel Cuello, ambientata in un palazzo di città, in un'epoca in cui vige un governo molto dominante nella vita dei suoi abitanti.

In realtà questo libro è veramente potente: racconta un micro-mondo molto ben caratterizzato, mostra le dinamiche che ruotano spesso intorno ai rapporti di vicinato, fa riflettere e riconsiderare con maggior circospezione alcuni tratti della nostra natura umana.

Ogni personaggio nessuno escluso, è perfettamente chiuso nel proprio egoistico mondo personale, fatto di rivendicazioni, di aggressività latente o manifesta, di una grande incapacità al dialogo civile e pacifico.
Come accennato nella graphic stessa, c'è grande animosità in questa storia, mano a mano che si prosegue con la lettura si scoprono i motivi sofferti che hanno invogliato questo atteggiamento nei  vari personaggi, vengono svelate le loro storie fatte di dolore e di rinunce, viene mostrato cosa  e perché li ha fatti diventare quello che sono.

L'autore inoltre, usa un linguaggio molto crudo e netto fra inquilini ma anche tra famigliari,le parole sono armi affilatissime, non ci sono molti momenti sereni in questa opera, solo ombre che dilagano in un crescendo che arriva all'epilogo finale usando la massima potenza.
Anche i disegni trasmettono perfettamente l'atmosfera aggressiva che abita le pagine e il racconto, i colori comprendono toni mai chiassosi, quasi tutti sono tenui e ricchissimi di particolari stilizzati.

Un libro che lascia la bocca amara, lascia lo stupore che sempre compare di fronte alla banalità della cattiveria gratuita, della non accettazione dell'altro, dell'ancoraggio al proprio passato, quando invece è con il futuro che dobbiamo fare i conti.

Il confronto con l'unico personaggio giovane presente nella storia è praticamente inesistente, ma paradossalmente sarà lui che fuggendo da questo ambiente malsano, restituisce un barlume di speranza.

Va letto tutto di un fiato, senza lasciare spazio ai numerosi interrogativi che si affacciano inevitabilmente nel corso della lettura, uno dei quali emerge fra gli altri, ed è questo: ma noi tutti, siamo veramente così ? O lo diventeremo mai ?

Assolutamente consigliato.



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