194 diciannove modi per dirlo di Camilla Endrici / Giraldi Editore



Colpisce direttamente al cuore questo libro di Camilla Endrici, giornalista e copywriter trentina, pubblicato recentemente dalla casa editrice Giraldi Editore di Bologna.

194 Diciannove modi per dirlo lascia parlare le donne, di un tema molto delicato, molto sofferto e per certi versi ancora decisamente molto attuale. Sono qui raccolte infatti, le testimonianza di 19 donne che hanno messo in atto il loro diritto di poter usufruire della legge 194 sull'interruzione volontaria della gravidanza.
E devo  dire che si tratta di un libro piuttosto coinvolgente, anche se assolutamente privo di toni melodrammatici o di sfumature violente.
Le voci raccolte sono molto belle, ogni donna racconta un pezzetto di sé e del suo piccolo mondo, e lo fa in maniera sincera, introducendo il proprio sentire, parlando di una scelta che è sempre sofferta.

"Lei ha trentaquattro anni, trentacinque quest'anno. Lo sa, vero, che è biologicamente vecchia? La fertilità dopo i trentacinque anni precipita. Non sa quante coppie ho visto venire a chiedere un'interruzione di gravidanza e poi tornare, un anno dopo, perchè non riuscivano ad avere un figlio, a supplicarmi perchè le aiutassi ?"
Incipit

L'autrice in questo modo desidera raccogliere una sorta di piccolo vocabolario sull'aborto, costruendo in questo modo una storia corale che unisce la varie sfaccettature di questa esperienza.
Le parole quindi diventano come spesso accade, le coprotagoniste del libro, e ci riportano perlopiù alla grande solitudine vissuta dalle protagoniste.

Parole come rimpianto, disgusto, sarcasmo, rabbia, delusione, vergogna, inadeguatezza, si ritrovano spesso fra le pagine del libro, ad illustrare eventi ed emozioni delle protagoniste.
Sono loro, le donne intervistate, a far parte di quel 25% che almeno una volta nella vita si sono trovare a vivere questa esperienza, e che qui ora, possono riviverlo senza giudizio alcuno.

Un testo che sinceramente, lascia un segno nel lettore: mostra una parte della vita che spesso decidiamo di non vedere, di non ascoltare, insieme al dolore che lo accompagna.

Come finisce:
"Come in ogni storia che si rispetti, il cerchio si chiude e anche io, finalmente, sento di aver trovato un posto per la paura: le parole dette."

Un libro decisamente consigliato.

Ringrazio la casa editrice Giraldi Editore per avermi inviato in omaggio questo splendido libro.



Dalla quarta di copertina:
"Tutti i dolori sono sopportabili se li si fa entrare in una storia, o se si può raccontare una storia su di essi."
Karen Blixen



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